Il PROGETTO

Il progetto è stato presentato al Dipartimento dello sport a seguito dell’avviso pubblico “DESTINATO ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE E ALLE SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE PER LA SELEZIONE DI PROGETTI IN AMBITO SPORTIVO FINALIZZATI AL CONTRASTO DELLE DISCRIMINAZIONI E ALLA PROMOZIONE DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO” del 22 Marzo 2022.

 

L’Obiettivo generale che con il presente progetto si intende perseguire e sviluppare, è l’inclusione sociale e l’interazione tra giovani di etnie e culture diverse, nonché la diminuzione del gender gap nelle attività sportive acquatiche. Il raggiungimento dell’obiettivo determinerà una diminuzione di eventi di discriminazione, incremento della cooperazione e destrutturazione degli stereotipi di genere e razza.

Tenendo in considerazione l’analisi territoriale presentata nel punto 1, il presente progetto si inserisce nella scarsa offerta di servizi di integrazione sociale e sportiva affiancata con educazione ambientale e del territorio, nella provincia di Ascoli Piceno.

 

Coerentemente con l’obiettivo generale, attraverso l’attuazione del progetto, si intendono perseguire i seguenti obiettivi specifici:

  • Sensibilizzare le istituzioni locali e la società civile allo sport come strumento di inclusione sociale, promuoverne le potenzialità di replica a livello locale e nazionale
  • Promuovere la partecipazione allo sport dei migranti e dei giovani a livello locale e creare un dialogo costruttivo tra i differenti gruppi sociali
  • Promuovere il rispetto del mare a livello ambientale attraverso le pratiche sportive
  • Promuovere la conoscenza della biologia e delle caratteristiche fisiche e culturali del mare
  • Sensibilizzare al superamento reciproco degli stereotipi legati all’appartenenza a categorie sociali, gruppi etnico-razziali e generi differenti
  • Promuovere la pratica sportiva quale strumento di coesione sociale attraverso le attività sportive e giochi di ruolo che permetteranno ai giovani di lavorare in squadra soprattutto nella vela e nel kayaking dove la collaborazione e la fiducia nell’altro sono elementi essenziali per la pratica sportiva.
  • Permettere ai giovani immigrati di ristabilire un rapporto con l’acqua pacifico e positivo, superando eventuali traumi e paure derivanti da esperienze passateèp

Descrizione del progetto

La pratica sportiva può rivestire un ruolo importante nella vita dei giovani e nei processi di integrazione, poichè è un ambito nel quale le differenze (di età, genere, etnia e status), pur esistendo, possono venir temperate per lasciar posto a quelle abilità che, acquisite sul campo, possono essere adottate nella vita di tutti i giorni, agevolando il dialogo con l’altro. Al di là delle abilità tecniche, lo sport può rappresentare un modello educativo che genera valori che favoriscono l’emergere di uno stile di vita orientato alla convivenza civile e per il suo tramite si possono conseguire capacità per realizzare una mutua comprensione tra persone che appartengono a contesti culturali differenti. Bortoli et al. (2015) parlano a questo proposito di “abilità per la vita” (life skills”) come il saper ascoltare e comunicare in modo efficace con compagni e adulti, porsi degli obiettivi, prendere iniziative, fare scelte e prendere decisioni, ma anche avere capacità di leadership, organizzare il proprio tempo, riuscire a controllare le emozioni e gestire lo stress, assumersi la responsabilità. La pratica sportiva però da sola non può bastare, tutte le attività devono essere accompagnate dalla giusta educazione al rispetto sia delle regole ma anche dell’altro e della società e ambiente in cui si vive; è necessario quindi, affiancare l’attività sportiva con l’apprendimento della storia, dell’ambiente e del territorio per comprendere che l’uomo è parte di un sistema molto più complesso fatto di storia, interconnessioni tra popoli ma, soprattutto, vita. IL RISPETTO VIENE DALLA CONOSCENZA.

In questo contesto gli sport acquatici rappresentano un mezzo importante per sviluppare una coscienza di se e ambientale; gli sport acquatici forniscono alle persone un meccanismo per immergersi (a volte letteralmente) nella natura e negli ambienti naturali. Ci sono prove evidenti che essere in natura ha un impatto positivo sull’autostima e sul benessere mentale.

In un ambiente frenetico e sempre più urbanizzato, gli sport acquatici forniscono chiari collegamenti con la natura e un meccanismo affinchè le persone apprezzino le proprie risorse naturali.

Gli sport acquatici possono essere altamente sostenibili e avere un basso impatto sull’ambiente, a condizione che siano praticati in modo sensibile e responsabile

Da queste premesse nasce il progetto “Il Mare non ha paese” dell’ ASD Argonauti, operante nel campo della promozione di sport acquatici, in particolare vela e che si occupa anche di educazione ambientale e promozione del territorio. Il progetto è presentato in partenariato con UISP comitato territoriale di Ascoli Piceno, cooperativa sociale “On the road” e Comune di Grottammare. Il progetto con caratteristiche altamente innovative vuole promuovere l’integrazione sociale di stranieri e la prevenzione di fenomeni di razzismo attraverso il concetto base per cui il mare rappresenta un’entità unica senza confini ne barriere, inoltre attraverso la pratica sportiva, i giovani partecipanti collaboreranno senza distinzione di genere.

Il progetto prevede una parte teorica attraverso interventi volti a spiegare i valori dello sport e l’importanza della multiculturalità nelle attività sportive per i giovani partecipanti. Grande attenzione si darà al tema del rispetto dell’ambiente e della pratica sportiva come attività ad impatto 0. Grazie ad interventi con biologi marini saranno affrontate tutte le problematiche ambientali legate all’uomo in particolare il marine litter e l’inquinamento da plastiche

La parte pratica del progetto, prevede l’organizzazione di attività all’aperto in particolare in mare.

“Il mare non ha paese” avrà come destinatari delle attività pratiche i giovani fra 1 10 e i 17 anni e una durata di MESI 12.

Attraverso esperienze in barca a vela kayaking e snorkeling con il supporto di esperti in vela, biologi marini e antropologi i partecipanti comprenderanno le basi della navigazione, le conoscenze sulle particolarità del nostro territorio e tradizioni marinare e l’influenza dei popoli sulle comunità costiere.

Grande rilevanza sarà data all’impegno per l’ambiente e alla conoscenza dell’ambiente stesso.

Le attività permetteranno anche di diminuire il gender gap nelle attività sportive, in particolare quelle acquatiche dove, resta ancora una visione prettamente maschile (vedi punto 1).

Nello specifico di seguito si elencano le attività progettuali che si intende svolgere:

 

-1 Meetings fra i partner del progetto per la co-progettazione delle attività

-2 Incontri informativi su sport e il ruolo che riveste a livello fisico e emotivo (per i partecipanti alle attività pratiche)

-3 Attività outdoor in vela con biologo e antropologo

-4 Attività di kayaking e snorkeling con laboratori outdoor di biologia marina

-5 Attività ludico-sportive all’aperto di squadra e di ruolo per lo sviluppo delle capacità di collaborazione e della non discriminazione

-6Attività di Co-progettazione con i giovani partecipanti per realizzare prodotti multimediali (video, post ecc) per renderli attivi e partecipativi nel progetto

-7 Valutazione dell’impatto di progetto;

-8Interventi di sensibilizzazione rivolte alla popolazione (convegno finale e della Giornata internazionale dell sport e della pace)

-9 Convegno finale rivolto alla cittadinanza e agli atleti per la comunicazione dei risultati e la sensibilizzazione ai temi del razzismo, gender gap e delle pari opportunità.

-10 Campagne social contro il razzismo e le discriminazioni

Nell’organizzazione del progetto, grande rilevanza sarà data alla comunicazione e alla diffusione dei risultati. Abbiamo visto come nell’epoca dei social è cambiato il modo di acquisire le notizie. Gran parte della popolazione utilizza internet per le informazioni e, molto spesso, tali informazioni sono errate e vengono diffuse fake news proprio per alimentare odio e rabbia. Per contrastare questo il fenomeno, le attività di informazione sul progetto e sull’inclusione sociale, avverranno anche tramite i social. L’attività sarà positiva e volta a “smontare” gli stereotipi e le notizie false che circolano sulle etnie, condizioni dei migranti soprattutto nello sport.